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La lettura condivisa ai tempi della quarantena (parte seconda)

La lettura condivisa ai tempi della quarantena (parte seconda)

20 Aprile 2020

In tempi come quelli che stiamo vivendo spesso la comunicazione è mediata dalla tecnologia:questo può essere il momento per riscoprire (e nel caso di alcuni dei nostri piccoletti di scoprire) il piacere della carta stampata, di sfogliare le pagine, di immergersi nel mondo della narrazione.

Come genitori bisogna sempre tenere conto che il primo modello linguistico a cui il bambino è esposto è proprio il nostro: dunque lo stile con cui il genitore comunica al figlio ha un’importanza fondamentale nello sviluppo linguistico del bambino.

Abbiamo precedentemente visto come destreggiarsi nella scelta del libro più adatto al nostro bambino, in base all’età e in base alle sue competenze linguistiche (vai all'articolo).
Adesso dunque ci addentreremo più nella lettura vera e propria, fornendo alcuni suggerimenti su come condividere al meglio questo momento tra genitore e figlio.

1. Permettete al vostro bambino di manipolare i libri
Soprattutto per i più piccoli, il libro può essere ancora un giocattolo da manipolare, esplorare e sperimentare con tutti i sensi. Non inibite questi comportamenti ma lasciategli il tempo di scoprire questo oggetto con le sue modalità. Solo in un secondo momento potrete guidarlo in maniera graduale nel corretto uso del libro (come tenerlo in mano, come sfogliarlo, come focalizzarsi sulle immagini o su dettagli importanti).
Non forzate i tempi, bensì lasciate che il libro diventi un oggetto divertente e interessante.

2. Si legge fianco a fianco
La ragione è semplice: la condivisione è fondamentale e questa posizione vi permetterà di osservare le stesse cose insieme dalla stessa prospettiva. In questo modo potrete osservare il bambino e seguire i suoi interessi, e a sua volta il piccolo potrà, quando vuole, osservare le vostre espressioni e i movimenti della vostra bocca mentre leggete; per facilitare questo tipo di condivisione usate la mimica facciale.

3. Si legge con calma
Soprattutto con bambini piccoli o ancora poco interessati alla lettura, non bisogna forzare i tempi di attenzione. La cosa migliore è esporre il bambino alla lettura in modo graduale: iniziate da pochi secondi tutti i giorni e aumentate gradualmente il tempo dedicato a tale attività, senza mai portare il bambino in frustrazione.                                                                    

4. Le immagini sono importanti: descrivetele
Soprattutto con i piccolini o con i bambini che ancora fanno difficoltà a mantenere l’attenzione, le figure possono essere un valido alleato: descrivete i personaggi, le loro azioni, i loro pensieri, le loro emozioni, i paesaggi…sempre usando un linguaggio adeguato al vostro bambino.
Laddove possibile fate dei collegamenti tra le vicende narrate e la vita reale del bambino.
Solo dopo aver osservato le figure insieme, iniziate a leggere il libro, ricordando che spesso al bimbo le figure raccontano già gran parte della storia, per cui non è sempre necessario leggere tutte le parole.

5. La lettura non deve essere monotona: usate i gesti e il tono della voce
Fondamentale per suscitare e mantenere l’attenzione; sfruttate le varie intonazioni della voce, recitate, usate i gesti per indicare le figure o per mimare le azioni, gli oggetti, i personaggi.

6. Seguite il vostro bambino e imitatelo
Date modo e tempo al vostro bambino per mostrarvi i suoi interessi (ad esempio indicandovi le figure che catturano la sua attenzione): per fare ciò non leggete troppo velocemente e alternate la vostra lettura con delle pause. Quando il piccoletto vi mostra interesse per qualcosa seguitelo e esploratelo insieme, aiutandolo a ampliarlo e guidandolo nella conoscenza di questo.

7. Piccoli aiutanti
Un ulteriore supporto nel caso di difficoltà di attenzione ci può arrivare dai “piccoli aiutanti” come pupazzi e oggetti che richiamano i personaggi o gli oggetti della storia e che si posso utilizzare durante la lettura, lasciando anche il tempo al bambino per manipolarli e per giocarci.

 

Ricordate sempre che il linguaggio del vostro bambino nasce e si sviluppa per imitazione del modello adulto: come vi rivolgete a lui, i termini che usate, l’intonazione con cui li pronunciate, le espressioni facciali con cui li accompagnate, tutto influisce sui vostri scambi comunicativi.
Condividere la lettura di un libro può essere, dunque, un momento non solo per passare del tempo piacevole insieme, ma anche per “lavorare” divertendosi sul linguaggio  del vostro bimbo.

Dott.ssa Ilaria Orlando | Logopedista

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